37- Santuario della Madonna dei Lumi

Fu edificato nel XVI sec. in seguito ad un fatto prodigioso, avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 gennaio 1584, di un grande e ripetuto scintillare di Lumi nel luogo dove, su un pilastro, era dipinta l'immagine della Madonna in località chiamata Pescara.

.La costruzione, iniziata dai Filippini nel 1586 su disegno di Giambattista Guerra da Modena appartenente ai padri Filippini, presenta un interno a croce latina, completato nel 1657 dai Barnabiti, che ebbero la custodia del Santuario, oggi affidato ai Cistercensi (dal 1910). L'interno è a croce latina con navata unica e il disegno primitivo prevedeva una cupola che venne sostituita da un catino ottagonale, opera del padre barnabita arch. Giantommaso da Ripoli. Lungo la navata si aprono varie cappelle decorate da tele di illustri pittori marchigiani:

Nella prima cappella a sinistra sono conservate tele di Felice Damiani da Gubbio (1530-1608), eseguite ne1 1593, che rappresentano, al centro, la Visitazione, il Viaggio di Maria e Giuseppe alla casa di Zaccaria nella parete di sinistra e il Sogno di Giuseppe in quella di destra. Sulla volta, entro riquadri di stucco lumeggiati in oro, si possono ammirare affreschi raffiguranti episodi della vita del Battista, alcuni dei quali eseguiti dallo stesso Damiani, altri dai fratelli Conti di Ancona. La seconda cappella, detta della Natività, custodisce tre dipinti del Damiani del 1596 raffiguranti la Circoncisione, l' Adorazione dei Magi e l' Adorazione dei Pastori. Gli stucchi sono di Vincenzo da Camerino. La prima e seconda cappella di destra custodiscono dipinti rispettivamente di Felice Torelli da Forli e di Andrea Urbani da Urbino. L 'effigie della Madonna dei Lumi, dipinta su un pilone da Gian Gentile di Maestro Lorenzo nel 1560, è venerata nella terza cappella a destra. L 'immagine, riccamente incorniciata da marmi pregiati, e attualmente posta sopra un altare realizzato da Venanzio Bigioli.. Sopra il quarto altare a destra si trova una copia del Transito di Sant'Anna di Andrea Sarti particolare .

Felice Damiani, Adorazione dei Magi

Santuario della Madonna dei Lumi
L'odierna chiesa dedicata alla Madonna dei Lumi deve la sua costruzione ad un evento miracoloso, manifestatosi nella notte tra il 16 e il 17 gennaio 1584. Agli occhi di alcuni abitanti settempedani apparvero dei lumi provenienti dal cielo, che mossero verso un'effige della Vergine Maria situata in un pilastro nella zona orientale del Castello, in località chiamata Pescara. La chiesa venne costruita a partire dal 1586 su disegno dell'architetto modenese Gianbattista Guena appartenente alla congregazione dei Filippini, ai quali era stato affidato il santuario dal popolo e dai magistrati di S. Severino. Terminata nel 1657 la chiesa presenta linee regolari e semplici, soprattutto in facciata; nel XVII sec. la basilica venne retta dai padri Barnabiti, ordine subentrato ai Filippini. Dal 1901 essa è gestita dai monaci cistercensi. L'interno è a croce latina con navata unica e il disegno primitivo prevedeva una cupola che venne sostituita da un catino ottagonale, opera del padre barnabita arch. Giantommaso da Ripoli.
Lungo la navata si aprono varie cappelle decorate da tele di illustri pittori marchigiani: sono presenti opere di Giovanni Andrea Urbani di Urbino, Andrea Sacchi e Giovangentile d'Alessandro che dipinse l'effige miracolosa, che è possibile mirare nella terza cappella a destra. Gli affreschi del catino ottagonale sono del pittore settempedano Giulio Lazzarelli (XVII sec.), la mensa dell'altare ed i quattro angeli che la sorreggono sono opera dello scultore Venanzio Bigioli mentre i dipinti della volta dell'abside sono di Giuseppe Mattei.
Due cappelle sono ornate di stucchi e affreschi eseguiti dall'artista Felice Damiani.