59 - Chiesa della Madonna della Misericordia o

Madonna dell'Ara di Paterno [FOTO]



Fu costruita nel 1597, dalla famiglia Volponi, a protezione di una Maesta. Sotto un arco, ornato da una cornice in cotto, conserva un bell'affresco con Madonna della Misericordia e Santi (XV sec.).
Il dipinto attribuito a Lorenzo d'Alessandro (1445-1501), secondo gli esperti risalirebbe ai suoi anni giovanili, sul finire degli anni settanta del '400. Raffigura la beata Vergine con il Bambino in braccio, dallo sguardo particolarmente dolce, nell'atteggiamento tradizionale di proteggere i devoti, uomini alla sua destra, donne alla sinistra, sotto il manto tenuto aperto da due angel, ma promotori furono loro che fecero pure donazioni per ssicurare il mantenimento della chiesai; nella centina, alla sua destra san Sebestiano e San Domenico, a sinistra san Rocco e una figura ora indecifrabile, ma che nell'800 Severino Servanzi Collio diceva essere santa Lucia; in alto al centro Cristo redentore benedicente.
Nei documenti e' detta "Madonna dell'Ara" in riferimento al toponimo del luogo in cui era stata fatta l'edicola, rimasta per circa un secolo e mezzo a cielo aperto. Infatti nel 1597 due possidenti del luogo, Cristino e Lorenzo Volponi di Michelangelo, fecero costruire la chiestta che custodisce l'affresco. Vi concorse anche il popolo, ma i promotori furono loro che fecero pure donazioni per assicurare il mantenimento della chiesa e per farvi celebrare delle messe durante l'anno.
Essi chiesero ed ottennero in cambio dal vescovo Orazio Marziario (1586-1607) la sepoltura di famiglia nella chiesa dove, secondo i registri della parrocchia del Serrone, dal 1639 al 1824 vi sarebbero state sepolte 32 salme. Nei recenti lavori di restauro (1998-2002) sotto il pavimento e' stata rintracciata e conservata questa tomba, segnalata ora da un mattone con una piccola croce. I due discendenti piu' vicini al paese, Cesare e Franco Volponi, hanno voluto porvi a ricordo una piccola lapide.
La casa addossata alla parete dell'affresco e' stata fatta costruire negli anni del dopo guerra 1945/50 da Pacifico Pierandrei, che aveva acquistato il terreno circostante. La chiesa di Paterno, restaurata dai danni del terremoto 1997/98, e' stata benedetta e riaperta dall'arcivescovo mons. Angelo Fagiani la domenica 14 luglio 2002.
Ogni anno se ne celebra l'anniversario.

I due personaggi di contorno, san Sebastiano e san Rocco, fanno pensare ad un voto di implorazione di aiuto in un periodo di pestilenza o di ringraziamento per la protezione ottenuta.
San Sebastiano,era un ufficiale dell'esercito romano, che nella persecuzione di Diocleziano, (ann0 303) per la fede cristiana ebbe la condanna a morte, eseguita a colpi di frecce scagliate dai suoi commilitoni. E' stato sempre venerato a Roma, dove si comincio' ad invocarlo speciale protettore contro la peste nell'anno 680, quando si attribui alla sua intercessione la cessazione dell'epidemia.
San Rocco della seconda meta' secolo XIV era originario di Montpellier (Francia); rimasto orfano, distribui'i beni paterni ai poveri e parti' in pellegrinaggio per Roma. Lungo il cammino si trovo' in varie citta' ad assistere i malati di peste , ne guari' miracolosamente alcuni tra cui anche un cardinale. Dopo tre anni riparti' per il suo paese, ma a Piacenza,colpito egli stesso dalla peste, si ritiro' in campagna dove fu assistito da un cane che ogni giorno gli portava un pane. Guaritosi, riprese il viggio, ma ad Angera, sul Lago Maggiore, preso come spia fu messo in carcere dove, sopportando anche la calunnia, dopo cinque anni mori'.Si attribui' a lui, durante il concilio di Costanza (1414-1418),la cessazione della peste in Europa.
Non sappiamo il motivo della presenza degli altri due santi ivi rappresentati : il monaco vestito di bianco (san Domenico?), e l'altra immagine, forse Santa Lucia a cui era dedicata la chiesa principale del Serrone. L'affresco di Paterno era stato restaurato dalla Soprintendenza regionale di Urbino nel 1973, ma i recenti interventi gli hanno ridato splendore.