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RAPPRESENTANZA E GOVERNABILITA'
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Riflessioni sulla legge elettorale e sul sistema di governo.
di Leonardo Angeloni ( 24/08/2019) ( Revisione 6 Novembre 2023)
Rappresentanza
In una repubblica parlamentare la sovranita' popolare si esplica attraverso la rappresentanza, la composizione del
nostro parlamento deve percio' rispecchiare fedelmente la composizione e le opinioni del popolo Italiano.
In questo periodo di sfiducia dell'elettorato verso i partiti e la classe dirigente e' necessario rafforzare il legame tra gli
elettori e gli eletti in modo da evitare la massiccia astensione al voto che caratterizza le recenti consultazioni elettorali.
Ogni cittadino italiano quindi e' invitato a scegliere non un partito che lo rappresenti ma una persona a cui egli si affida
ed a cui delega la rappresentanza.
Si puo' quindi stabilire un quorum di voti che un candidato deve superare per essere eletto alla Camera dei
deputati od al senato al Senato. Il quorum potrebbe essere un numero fisso di voti, ad esempio 125.000 voti per la camera e 250.000 voti per il senato,
in tal caso, essendo attualmente circa 50.000.000 gli italiani aventi diritto, si avrebbero circa 400 deputati e 200 senatori se
ci fosse una affluenza alle urne del 100% degli elettori, oppure , per mantenere costante il numero di deputati e senatori al valore di 400 e 200 come
sono attualmente, il quorum si potrebbe determinare dividendo per 400 il numero dei votanti per la camera dei deputati e
per 200 il numero dei votanti per il senato.
Nella seguente proposta di revisione costituzionale la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica svolgono
compiti differenziati quindi si puo' togliere la clausola del superamento del 25 anno di eta' per l'elettorato attivo del
Senato, mentre si puo' mantenere la soglia dei 40 anni per gli eletti.
Il territorio della repubblica viene quindi diviso in 100 circoscrizioni (dal numero 00 al numero 99) di paragonabile
consistenza numerica di elettori, in cui si presentano i candidati alle due camere (ognuno si puo' presentare in una sola
circoscrizione ma puo' essere votato anche da cittadini di un'altra circoscrizione) gli elettori votano scegliendo un
candidato sulla scheda elettorale della circoscrizione a cui appartiene ma puo' anche scegliere il candidato di un'altra
circoscrizione indicando il numero della circoscrizione ed il candidato che intende votare.
I candidati vengono scelti attraverso delle elezioni primarie, cioe' in ogni circoscrizione viene allestito un seggio
elettorale in cui gli elettori si recano per votare palesemente (modifica costituzionale) e pubblicamente e sostenere un
candidato che deve raggiungere un minimo di 1000 (max 1200) voti per poter partecipare alla competizione
elettorale, anche in questo caso un elettore di una circoscrizione puo' votare e sostenere un candidato che si presenta
in un'altra circoscrizione.
I nomi dei votanti in questa fase e quello dei candidati sostenuti vengono pubblicati sul sito del ministero dell'interno,
i cittadini che votano in questa fase con voto palese rivestono il ruolo di garante del candidato sostenuto nei confronti
dei potenziali elettori a scrutinio segreto che si esprimeranno nella seconda fase.
Il ruolo di garante significa che se il candidato di discosta sensibilmente dal programma elettorale con il quale e' stato
scelto, allora un terzo dei suoi sostenitori possono richiedere una votazione di sfiducia individuale, tramite posta
elettronica certificata, a cui partecipano i 1000 ( o i 1200) sostenitori di quel candidato e determinarne a maggioranza
assoluta degli aventi diritto la sua revoca.
I candidati si possono presentare
1)Singolarmente, in questo caso i voti ricevuti ma che non raggiungono la soglia necessaria vengono perduti, come
pure quelli che oltrepassano la soglia necessaria alla elezione.
2)All'interno di una lista di partito. In questo caso viene stilato un elenco su base nazionale, in ordine decrescente
rispetto alle preferenze ricevute. Il candidato piu' votato risulta il leader del partito mentre gli altri candidati piu' votati
costituiscono la dirigenza del partito. Partendo dal candidato piu votato le preferenze che eccedono il quorum dei voti
vengono assegnate al candidato successivo nella lista sino al raggiungimento della soglia, e cosi' di seguito .
Quando con questo meccanismo un candidato non raggiungere il numero necessario per essere eletto allora si
procede alla assegnazione dei voti dell'ultimo della lista al candidato che non ha raggiunto il quorum sino al
raggiungimento del numero necessario e cosi' di seguito. I resti dei voti che non sono sufficenti a raggiungere il
quorum vengono perduti. ( in caso di decadenza di un candidato a causa del giudizio dei garanti, i voti da lui ricevuti
vengono perduti mentre quelli a lui assegnati nella lista dagli altri candidati possono essere riassegnati al altri
non eletti della stessa lista.)
3)All'interno di una lista di partito che e' unito ad altri partiti in una coalizione. In questo caso si procede come nel caso
precedente. Il premier della coalizione e' il candidato che ha avuto il maggior numero di preferenze nel partito
maggiormente votato all'interno della coalizione. I candidati non eletti di ogni partito formano una lista di coalizione
in ordine decrescente di preferenze in cui si procede alla attribuzione dei voti in modo analogo e cioe' i voti degli ultimi
vengono attribuiti ai primi dei non eletti sino al raggiungimento del quorum.
L'attribuzione dei seggi e delle preferenze avviene su base nazionale, i programmi dei singoli o dei partiti vengono resi
noti tramite pubblicazione su web.
Con questo sistema dovrebbe essere risolto il problema della rappresentativita' perche' ogni elettore fa riferimento ad
un proprio rappresentante in parlamento le cariche direttive ed organizzative all'interno del partito vengono quindi
decise in base alle preferenze elettorali su tutta la base elettorale e non solo all'interno degli iscritti del partito
In termini pratici, una volta decisa la data delle elezioni, un mese prima vengono aperti per cinque giorni i seggi delle
circoscrizioni per permettere la votazione palese dei sostenitori dei candidati. Una volta conosciuti e pubblicati i nomi
dei candidati si apre la campagna elettorale per tre settimane ed infine si passa alla votazione a scrutinio segreto.
Governabilita'
Il problema della governabilita' non dovrebbe essere risolto penalizzando la rappresentanza ma attraverso una
maggiore distinzione tra il potere legislativo ed il potere esecutivo, occorrerebbe cioe' definire il piu' precisamente
possibile un ambito di argomenti e temi in cui il potere esecutivo ha la possibilita' di legiferare attraverso
A - leggi governative (che sostituirebbero i decreti legge di cui si fa un abuso enorme) in completa autonomia, senza
la necessita'di sottostare ad una ratifica parlamentare ( Camera e Senato che eventualmente possono esprimere dei
pareri),
B- attraverso la parallela attivita' legislativa normale (Leggi strutturali ) che viene affidata al parlamento attraverso la
presentazione di disegni di legge da parte dei vari partiti o dal governo stesso.
Il potere di controllo del parlamento sul governo ( oltre a quello esercitato dalla corte costituzionale che valuta la
costituzionalita' delle leggi e delle leggi governative anche in rapporto al rispetto degli ambiti di autonomia) viene
esercitato attraverso la mozione di sfiducia costruttiva che puo' essere presentata in parlamento ( per la discussione)
tramite una richiesta firmata dalla maggioranza del componenti insieme alla proposta di un governo alternativo.
Questo meccanismo assicura la governabilita' e la scadenza naturale delle legislature.
Se le elezioni che a questo punto possono essere strettamente proporzionali con indicazione della preferenza e senza
soglia di sbarramento non indicano nessun partito o coalizione che abbia una maggioranza assoluta, l'incarico di
formare il governo viene affidato dal Presidente della repubblica al premier del partito o della coalizione che ha
ricevuto il maggior numero di voti che a questo punto resta in carica sino alla eventuale mozione di sfiducia costruttiva
o fino al termine della legislatura. Se il partito o la coalizione non raggiungono la maggioranza del parlamento si puo'
anche presentare una sfiducia tecnica, cioe' la coalizione od il partito al governo possono insieme ad altri presentare
una sfiducia al governo stesso in modo da formare un nuovo governo con una base piu' allargata.
L'affidamento dell'incarico di governo al partito od alla coalizione che raggiunge il maggior numero dei voti, spinge
le varie forze politica a coalizzarsi anche se siamo in presenza di un sistema puramente proporzionale.
Se un partito od una coalizione raggiunge la maggioranza assoluta sia alla camera che al Senato allora l'attivita'
legislativa del parlamento e l'attivita' esecutiva del governo assicurano al paese una completa governabilita', se il
partito o la coalizione di maggioranza relativa, che quindi ha la responsabilita' di governo non ha la maggioranza
assoluta in uno o in entrambi i rami del parlamento, ha la possibilita' di governare attraverso le leggi governative che
assicurano un ampio spazio di manovra in base alla relativa autonomia che l'ordinamento assicura loro.
La camera dei deputati e' l'organismo che determina le leggi strutturali, cioe' quelle leggi che danno l'ordinamento
giuridico per la vita sociale economica e culturale della nazione attraverso la determinazione dei budget a disposizione per i vari campi di intervento.
Il Governo si muove all'interno di questa struttura generale e adempie alle scelte ed alle
singole spese all'interno del budget assegnato per i singoli capitoli di spesa.
Il Senato si occupa della approvazione delle leggi e dei trattati internazionali insieme alla coordinazione delle leggi
regionali. Le leggi costituzionali e le loro variazioni vengono discusse ed approvate dai due rami del parlamento in
seduta congiunta con due successive votazioni a distanza di tre mesi.
Per il coordinamento e l'armonizzazione tra le varie camere ed il governo possono essere previsti meccanismi di
consultazione tra i vari organismi le cui controversie vanno risolte all'interno della corte costituzionale.
La campagna elettorale deve svolgersi liberamente su internet ed in televisione su canali dedicati del servizio pubblico
con spazi autogestiti e dibattiti giornalistici.
Questo sistema permette di soddisfare la rappresentanza e la governabilita' del Paese. Impedisce le possibilita' di
derive autoritarie ed autoreferenziali tramite le sfiducie costruttive al governo e permette al governo un ampio
margine di discrezionalita' nella guida del paese anche facendo ricorso alla sfiducia tecnica.
Il ruolo del presidente della Repubblica non si limita alla rappresentanza della nazione ma riveste anche la funzione di
garante e di coordinamento costante tra le attivita' delle due camere e quella del governo che non sono organismi
autoreferenziali ed indipendenti ma, a causa delle loro diverse funzioni, concorrenti alla determinazione dello sviluppo
del paese.
Il Presidente della Repubblica ha la facolta' di sciogliere le camere e determinare la fine della legislatura in tutti quei
casi che manifestano l'impossibilita' degli organismi costituzionali di dare una guida ed uno sviluppo organico del
paese.
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