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Arma :
D'azzurro alla fascia di rosso accompagnata in capo da un sole raggiante di oro ed in punta da un
monte di tre cime sormontato da una corona all'antica, il tutto d'oro, e con due ramoscelli di rosaio al
naturale fioriti di un sol pezzo di rosso, nodriti ai fianchi del monte, infilzati nella corona e divergenti.
Dimora : San Severino (Marche)
Antica famiglia e nobile di San Severino (Marche), che meglio dovrebbe dirsi : Valentini dei Puccitelli.
Infatti nel < Broliardo Civile > della Cancelleria Vescovile vi è un < Esame di discendenza > fatto il 4
novembre 1582 ; e da un istrumento di divisione (rogito Felini Nicola, 28 settembre 1574) risulta ben
chiaro ciò.
La famiglia riconosce per suo capostipite un PUCCITELLUS, vivente nel 1325, che dette il cognome a tutti i
discendenti, alcuni dei quali poi, per distinguersi dai numerosissimi parenti, assunsero il
cognome Valentini.
Dette la famiglia illustri personaggi alla patria. Sono da ricordare :
- MATTEO, di Puccitello, consigliere nel 1366
- MARINO, di Matteo, consigliere nel 1427
- MATTEO, di Marino, consigliere nel 1478
Da GASPARE, figlio di detto Matteo e di donna Lorenza sua moglie, ne vennero tre femmine e cinque
maschi, fra cui VALENTINO, il quale nei suoi discendenti e specialmente a cominciare da PIER MATTEO, suo
figlio († 1574), per distinguersi da altre 13 famiglie omonime, assunsero il cognome < Valentini > ;
cognome che portarono poi sempre o solo o unito all'altro dei Puccitelli, per ricordare la comune origine.
BERNARDINO, di Gaspare, fu ambasciatore al cardinal Ascanio il 6 ottobre 1497 e console di San Severino
nel 1526.
VESPASIANO, vicario generale di Boiano nel 1627.
CELESTINO fu barnabita, dotto nelle lettere e valente predicatore. Fu caro al re Ladislao IV di Polonia e
Svezia, e ad Urbano VIII, che lo creò vescovo di Scala e Rovello ; morì nel 1642.
VIRGILIO, suo fratello (1599-1654) fu elegante scrittore in latino ed in italiano ; scrisse vari drammi che
furono rappresentati a Varsavia, dove si era trasferito e dove Ladislao, re di Polonia e Svezia, nel 1604 (?)
lo nominò suo segretario di Stato per gli affari d'Italia ; ambasciatore a Filippo IV, re delle Due Sicilie.
Riuscì poi ad entrare nella Rocca Cisteronense dove Luigi XIII, re di Francia, teneva prigioniero il principe
Giovanni Casimiro di Polonia, e a fargli rendere la libertà ; tanto che salito al trono di Polonia il detto
principe nel 1648 lo ricolmò di onori e di privilegi, fra cui una ricca prebenda canonicale in Cracovia e la
nomina di internunzio alla Corte di Napoli.
La famiglia è iscritta nell' Elenco Uff. Nob. Ital. col titolo di patrizio di San Severino (mf), ed è
rappresentata da Antonio (* San Severino, 04.III.1901), del fu Valentino (* 20.IX.1862 † 26.VII.1907) e
Francesca ROTELLI.
Sorella :
- ARTEMIA (* 12.IV.1906)
Zii, figli di Antonio (* 20.VI.1826 † 21.VIII.1897) e Matilde PALLADINI (* 17.XI.1842 † 29.XII.1890) :
1) GOFFREDO (* San Severino, 28.III.1867), sposato con Luigia REINA, da cui :
a) MATILDE (* 22.I.1897)
b) MARCO (* 20.IX.1898)
2) GUSTAVO (* 31.X.1868), sposato 15 giugno 1912 con Francesca ROTELLI vedova dal 1907 di suo fratello
Valentino
3) DOMENICO (* 02.III.1877), sposato con Ulrica MASSI, da cui :
a) MANLIO (* 31.VIII.1901) b) GILDA (* 26.XII.1903)
c) VALENTINA (* 21.IX.1916)
d) ORIA (* 1921)
1)
Alberto Pellegrino : VIRGILIO PUCCITELLI
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